Il mondo sta cambiando...

Forse l’introduzione un po’ epica, stile Signore degli Anelli, fa al caso nostro! Oggi, infatti, ti parlo della professione dello psicologo su Skype! In un precedente articolo avevo già trattato come le nuove tecnologie abbiano influenzato la professione dello psicologo. Oggi andiamo un po’ più nello specifico: tocchiamo un argomento caldo!🔥 L’intervento dello psicologo con la videochiamata!

La consulenza su Skype: un tema estremamente attuale e molto dibattuto

Sia tra gli psicologi che tra i pazienti c’è molta confusione 🌀. C’è chi dice sì. C’è chi dice no! C’è chi rimane in forse. I vari schieramenti si confrontano in epiche battaglie dialettiche. Anche l’Ordine Nazionale degli Psicologi Italiani si è espresso per riappacificare le opinioni e dare contenuto al dibattito. Qui trovi il documento.

In una così ampia Babele di pensieri, forse quello che occorre è un linguaggio comune! 🏳️‍🌈 Così, per dare contenuto alle mie riflessioni ho creduto giusto documentarmi. Ho fatto qualche ricerca, letto un po’ di articoli, raccolto qualche dato. Quello che segue è ciò che ho trovato e le mie riflessioni in merito. Quindi, cerchiamo assieme di rispondere alla domanda…

Lo psicologo su Skype! Ma funziona davvero?

Premessa: 11 milioni di italiani si affidano ad internet per informarsi circa la propria salute.

Salute online: quali ricerche fanno gli italiani su internet?

Questo dato è molto interessante. Ci fa riflettere su quanta fiducia venga riposta nel web o quanto sia più fruibile e veloce, con i propri vantaggi e i propri difetti. Inoltre, questi dati ci dicono che le persone non si affidano ad internet solo per rischi e malattie, ma ricercano anche tecniche di prevenzione e informazioni sul benessere. Chi meglio di uno psicologo rispondere a questi bisogni?

Sempre in Italia, gli psicologi che lavorano anche via web sono circa il 16%. Il 54% vorrebbero approfondire l’argomento. Il 30% non sono interessati. Questi dati sono stati raccolti da Anima, ente di ricerca che collabora con l’Ordine Nazionale degli Psicologi. Lo studio ci mostra che:

  • L’interesse non dipende da orientamenti, approcci, età e sesso dello psicologo
  • C’è una forte domanda di formazione e approfondimento
  • Il rapporto tra famigliarità/conoscenza delle tecnologie digitali e loro utilizzo è statisticamente significativo.

Nel complesso il fenomeno è in espansione! 

Psicoterapia ed intervento di supporto psicologico online

La ricerca empirica, in particolar modo quella legata alla psicoterapia, ci ha fornito negli ultimi anni un’enorme quantità di dati su cui riflettere. M. L. Ritterband & Thornidike propongono modelli e linee guida per orientare gli interventi su internet. Haugh, Meyer & John dimostrano l’efficacia del web e della telefonia mobile… e così via! Ma per fare il punto, citiamo Gerhard Andersson: che nel suo storico ha pubblicato oltre 550 articoli, 41 chapter e 20 libri.  Recentemente, nel 2016, ha pubblicato “Internet-Delivered Psychological Treatments.”, una sua ricca e completa review su giornale Clinical Psychology Review. In questa ricerca, Andersson ha analizzato i risultati di ben 100 studi controllati. Un lavoro su 15 anni di materiale!

Qual è il responso di queste ricerche?

Ebbene, le terapie condotte via internet si sono rivelate efficaci per moltissime condizioni psichiatriche e somatiche. La videochiamata funziona parimenti al colloquio frontale! Gli studi ci suggeriscono che le terapie tramite webcam garantiscono l’efficacia quanto i trattamenti faccia a faccia. Secondo Andersson, gli interventi online potrebbero trovare un ampio utilizzo: i loro effetti sono duraturi e i costi probabilmente inferiori.

Queste sono le ricerche. Ovviamente, poi, esistono le eccezioni! Vi sono alcune pratiche che non possono (ancora?) prescindere dalla coincidenza di uno spazio e di un tempo. Alcune strategie prevedono strumentazioni vis-à-vis; certi supporti necessitano di una prossimità fisica. Per determinati interventi la relazione e la compresenza nel medesimo luogo sono fondamentali.

Ma cosa è meglio per gli utenti? Cosa dicono i pazienti del supporto psicologico online?

Il medesimo discorso può essere traslato sull’utenza. C’è chi è per il sì e chi è per il no. Alcuni sono in forse. Qualcuno cerca volontariamente lo psicologo su internet; altri storcono il naso anche solo all’idea. C’è chi avrà bisogno di un approccio più diretto e vicino. Chi preferirà mantenere le distanze. In terapia, certi pazienti avranno patologie assolutamente trattabili via web; altri no. Alcuni utenti sapranno svolgere in autonomia i compiti e gli esercizi assegnati; altri, invece, andranno seguiti passo passo. Ogni persona è unica ed irripetibile : generalizzare la sua storia, i suoi bisogni e il metodo di relazionarcisi potrebbe non essere la scelta azzeccata!

Quindi, alla fine, funziona o non funziona lo Psicologo su Skype?

Alla luce di quanto è emerso, forse possiamo affermare che lo psicologo, quando formato, funziona sempre Uno psicologo competente sarà sempre una base sicura per la sua utenza🙂 . Questo non perché modificherà il suo approccio secondo i dogmi del web, ma sarà sempre capace di scegliere la strada migliore. Comprendere i vantaggi e i limiti del contesto, cogliere il bisogno della persona, studiarne le motivazioni, valutare le strategie migliori. A volte, lo psicologo sarà anche in grado di capire i propri limiti. Allora, saprà mettersi parte e inviare un paziente, per lui troppo difficile, ad un collega o ad un altro professionista. Uno psicologo riesce a fare tutto questo.

Ci sarà forse la volta in cui Skype sarà una risposta ottimale, quella invece in cui limiterà l’assistenza. Un giorno capiterà un paziente a cui sarà necessaria una relazione più intima. Il giorno successivo potrebbe contattarci un utente per cui la video-chiamata può rivelarsi lo strumento più adatto. Qualsiasi sia la situazione, lo psicologo sarà sempre pronto. Sempre sul pezzo! Nessun pregiudizio, nessun preconcetto, tanto studio, rispetto per la persona e sempre molta molta critica costruttiva!! 😉

A presto,
Giuseppe M.