Quanto conta la prima impressione? Nelle tante occasioni della vita, quale peso ha il nostro primo approccio agli eventi? Per rispondere a questa domanda ti propongo un articolo scritto con il supporto e in collaborazione alla pagina Scienze Naturali, che ha contribuito al testo seguendo e correggendo le curiosità naturalistiche (Grazie mille davvero!)…

Curiosità naturalistiche? Ebbene sì, perchè per risponderti alla domanda “La prima impressione è quella che conta?” ho scelto di farmi aiutare da un esperto del settore: il camaleonte!

La vita è fatta di tantissimi primi momenti e un pensiero fisso!

Oggi è il tuo primo giorno di lavoro; oppure, stai per affrontare un esame orale. Magari questa sera hai il tuo primo appuntamento a lume di candela ❤ Ci sono tantissimi “primi momenti” nella nostra vita. Alcuni li affrontiamo con un entusiasmo speciale, altri con una reverenza particolare. Altri momenti ancora li viviamo con una terrificante anticipazione degli eventi: come se il disastro sia inevitabile.

Ciò che accomuna però ogni prima volta è tendenzialmente la preparazione all’evento. Una camicia bianca e una buona cravatta o un abito distinto. Uno studio disperatissimo sulla rivoluzione Francese o della tavola periodica. Un paio di frasi dolci, qualcuna accattivante, un ristorantino azzeccato o un profumo provocante. Le nostre prime volte sono spesso anticipate da una preparazione meticolosa e dal pensiero fisso: la prima impressione è quella che conta!

La prima impressione è quella che conta!

La prima impressione è quella che conta! Te lo dicono a casa. Te lo ripete l’amica. Te lo suggerisce il collega.  Ma è proprio vero?

Beh, per rispondere alla domanda, facciamo un excursus naturalistico 🌴🌱. Caliamoci nei panni del camaleonte 🦎. Il camaleonte è una creatura meravigliosa, che incarna da secoli il concetto di mimetismo. La prima (non) impressione (perchè non si vede) del camaleonte è fantastica! I camaleonti hanno uno strato particolare di pelle che va a combinarsi con la loro naturale pigmentazione, che è tendente al giallo. Questo particolare tessuto è composto da alcune cellule in grado di cambiare il colore del camaleonte a seconda della distanza che tengono l’una dall’altra. Più le cellule sono ordinate, più il camaleonte sarà tendente al verde; se si allontanano il camaleonte diventerà giallo, arancione, rosso e così via…

La psicologia del camaleonte: il risultato della prima impressione!

Il risultato finale è straordinario, adatto a una spettacolare prima impressione falsata. Così qualche preda può facilmente incappare nel trabocchetto! 🕷☠ Questo esempio dimostra quanto la prima impressione sia davvero importante. Una padronanza del contesto e la preparazione individuale possono gettare le basi per una buona riuscita dell’intento e predispongono il nostro interlocutore ad una risposta più o meno attesa.

Sasso = colore grigio = moschina inconsapevole = pappa

Viene da sé che stazionare su un albero verdeggiante vestendo un colorito indaco intenso probabilmente non è la soluzione migliore. Presentarsi in tuta alla cena romantica forse è troppo azzardato. Non farsi la doccia prima di un colloquio di lavoro non è l’incipit più indicato. E quindi, sì: anche per gli uomini la prima impressione conta molto. Ma conta davvero più di tutte le seguenti?

Ma la prima impressione è davvero quella che conta più di tutte?

Beh, diciamo di no. Riprendiamo un attimo la foto del camaleonte. Il nostro modo di funzionare, se all’inizio può essere influenzato dalla prima impressione, successivamente si modifica. Se la foto può averci messo in difficoltà, a un’analisi più attenta tutto ci è sembrato più chiaro: tra le fronde si nasconde un camaleonte. E così, sotto una camicia composta può celarsi un genio creativo e disordinato, tra le lezioni studiate a memoria di geografia una studentessa che ha tutt’altri interessi; dietro una cena romantica un noioso pretendente (presente il «Guarda, andava tutto bene. Poi ha parlato… » ??) …  peccato!

La prima impressione conta eccome, ma non è tutto. I giochi si fanno nell’altalenante muoversi tra il prima, l’adesso e ciò che sarà! È molto importante creare le condizioni adatte, ma poi questi momenti vanno gestiti e indirizzati verso i nostri orizzonti. Siamo persone tra le persone. Bluffare può non essere la soluzione adatta! Ricorda sempre che se ti travesti, certo, qualcuno potrà confonderti con un albero verdeggiante, ma nel momento in cui presterà attenzione – poco a poco – scoprirà se un camaleonte si nasconde tra le foglie del tuo costume! Ed allora lì sarà importante mostrare bene la nostra natura autentica. Impariamo quindi a presentarci e aprirci al mondo. Come fare? Beh, un esempio, ancora una volta, ce lo propongono i camaleonti 🤣

Abiti, identità e camaleonti: istruzioni per l’uso delle prime impressioni

Come gestire allora le prime impressioni? Certamente un buon consiglio che mi sento di darti è quello di rimanere coerente alla tua personalità, consapevole del contesto che affronterai. Insomma, come dicevano i latini: in medio stat virtus (la virtù sta nel mezzo).

I camaleonti fanno anche questo. Utilizzano lo stratagemma del colore non solo per mimetizzarsi, ma anche come mezzo di comunicazione tra simili. Ad esempio, per esprimere le loro emozioni. Se un camaleonte leopardo (è una specie di camaleonte) maschio incontra un rivale, esprime tutta la sua furia esibendo mille colori. Ma questo non accade solo tra esemplari dello stesso sesso; un altro esempio splendido è quello del camaleonte nano. La femmina infatti comunica al maschio di stare alla larga attraverso la sua sgargiante gamma di colori. E ci sono tantissimi altri esempi che si potrebbero fare di come la stessa capacità utilizzata come una prima impressione, possa poi tramutarsi in una risorsa durante l’intero percorso. Se ci siamo preparati così bene sul primo capitolo, perché non sperimentarci anche nella scrittura dell’intero libro?

Forse, allora, occorrerebbe impegnarsi ad essere un po’ meno camaleontici e un po’ più camaleonti! 😉

  1. Se vuoi approfondire l’argomento ho scritto un articolo su come presentarsi al meglio a lavoro, ma che può dare dei buoni spunti anche in tante altre situazioni. Magari può interessarti!

Giuseppe Marino

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