Gestire le relazioni e i rapporti non è semplice. Molti problemi di coloro che supporto, nascono proprio da un problema di gestione delle relazioni! Quando parliamo di rapporti, che siano in famiglia o sul lavoro, tra amici o di coppia… tendenzialmente esistono due tipi di persone:

  1. Quelle che somigliano come le giraffe;
  2. … e quelle che assomigliano agli squali.

Tu ora non crederai a ciò che sto per dirti: contrariamente a quanto si possa immaginare, tra giraffe e squali, sono le prime ad essere quelle più aggressive! In questo articolo ti spiego il perchè (dentro l’oceano delle relazioni) è meglio avere le pinne… piuttosto che le corna! 🤣

Prima di cominciare a leggere l'articolo, ti do un consiglio!

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Giraffe e cespugli: la teoria di Lamarck

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La conosci la teoria di Lamarck? Per essere spiccioli, è la teoria evolutiva delle giraffe. 📚📝 Ce la insegnavano a scuola: la maestra ci faceva aprire il libro di scienze e tra tutte le figure spiccava quella di una giraffa dal collo tozzo e dalla statura decisamente più ridotta di quelle che invece conosciamo oggi.

🌿🌿🌿 Secondo Lamarck, le prime giraffe che popolavano il mondo erano basse e brucavano a terra o da bassi cespugli. Allora, la flora della savana, stufa di dover sempre ripopolare il suolo, decise di allungare i fusti dei suoi alberelli. Così gli arbusti si fecero più alti e divennero alberi, dando parecchio filo da torcere alle giraffe dal collo corto.  🦒💫 Fu allora che una di queste allungò il collo, e quindi si evolse.

🌳🌳🌳 Gli alberi decisero di ribattere e misero le spine, per scoraggiare queste nuove giraffe. Ma le giraffe si munirono di un palato robusto e di una lingua foderata da papille resistenti ai tagli e alle punture.

  • ➡ Secondo Lamarck questa evoluzione andrebbe avanti ancora oggi: una mossa alla volta, finché uno dei due schieramenti non si estinguerà definitivamente e l’altra progredirà nel corso dei secoli.

La morale della giraffa

La teoria di Lamarck fu poi confutata, tanto che nel nostro famoso vecchio libro di scienze a Lamarck segue Darwin e all’immagine delle giraffa una sulle scimmie o sulle iguane. 🐒🦎 È comunque molto interessante l’introduzione della concezione di vincitore e perdente: un circolo di traguardi e sconfitte lungo secoli, quasi infinito… quasi.

  • ⚠ Anche se la teoria evolutiva in sé è stata contestata, non possiamo negare che atteggiamenti simili non facciano parte della nostra quotidianità. Siamo sempre in gara, cerchiamo sempre la sfida: e certe volte ci lasciamo proprio prendere la mano…

Quante volte viviamo il rapporto come una competizione o una sfida?

Quante volte capita di vivere le relazioni come una lotta a chi fa meglio? A casa qualche famigliare non incline al dialogo, magari il fidanzato poco accomodante, la compagna indisponente. A lavoro? Quando c’è da cambiare il turno o scegliere le ferie: si fa la corsa a chi arriva prima! Ci sono momenti o persone con cui si perde la calma: allora si scatenano gli istinti primordiali più rettiliani! 😡💢

  • ➡ Prova a fare mente locale. Quante volte hai avuto l’idea di ricevere un torto? Quando, invece (non negarlo!! 🤣🙂), hai anche solo pensato di rendergli il favore! E tutto questo a cosa porta? Beh, Lamarck ci dice che prima o poi qualcuno si estinguerà e dopo poco finirà per estinguersi anche l’altro (come può vivere una giraffa senza i suoi alberi dove brucare?). Se questo non dovesse accadere in un tempo breve, lo scontro sarebbe comunque sempre continuo tra le fazioni. Sempre ansia, timore di essere sopraffatti. Non ci sarebbe tregua ne serenità. Vuoi davvero vivere così?

La soluzione? Una vita da squali …

La soluzione ad una vita di sfide ce la suggerisce lo squalo, un Highlander tra i pesci! Ora tu starai pensando ad una vita di violenze continue e sopraffazioni senza alcuna pietà, ed invece no… tutt’altro!! Sfatiamo il mito dello squalo cattivo e diamogli una chance!

Questo predatore degli oceani ha una storia evolutiva affascinante. Gli squali che conosciamo oggi vivono su questo pianeta da circa un centinaio… di MILIONI DI ANNI!! È un tempo enorme se ci pensi! Qual è il loro segreto? Beh, uno è sicuramente la collaborazione con il pesce pilota!

Collaborare per combattere l’estinzione!

Il pesce pilota ha un rapporto simbiotico con lo squalo. Il pesciolino, non più grande di 50 cm ha deciso di vivere tra le fauci del grande predatore e, in cambio di una protezione assoluta, fa il dentista! 🦈🐟 È come se 100 milioni di anni fa pesce pilota e squali si fossero messi al tavolo per discutere di quale fosse la soluzione migliore per entrambi per convivere nello stesso ambiente senza procurarsi danni: ai primi occorrevano dei professionisti dell’igiene dentale, per evitare infezioni e gravi malattie alle loro potenti mascelle, ai secondi occorreva essere al riparo dai predatori (squali compresi).

Squali e pesci pilota convivono in modo pacifico e sereno, tutto grazie ad un iniziale forte impegno da parte di entrambi. Immagino infatti che non sia stato facile per un pesciolino farsi così tanto coraggio da trattare con uno squalo. D’altro canto non deve esser stato neppure semplice per lo squalo placare l’istinto di divorare il pesce pilota prima di concludere la trattativa. Ma quel confronto ha prodotto una soluzione che dura da tantissimi anni, e chissà quanto ancora durerà.

💞 La potenza di riuscire a dire “NOI”

Qualcuno potrebbe pensare:

Beh sì, ma lo squalo è pur sempre uno squalo e quindi gerarchicamente più in alto nella catena alimentare…

Ma dentro sappiamo tutti che non è effettivamente così. La lettura che diamo noi al mondo è molto spesso Lamarckiana, dove deve esserci sempre e per forza qualcuno di più prepotente e qualcuno che soffre; qualcuno che si sacrifica e qualcuno che invece ha solo vantaggi, qualche albero che cresce e qualche giraffa che deve sempre sforzarsi a raggiungerlo.

Ma Lamarck, lo abbiamo detto, è stato confutato e la stessa natura con l’esempio del pesce pilota e dello squalo ci insegna che può esistere un equilibrio, bisogna impegnarsi a crearlo! Ed allora non c’è un più forte ed un più debole, ma una potenza comune e salda. Occorre risoluzione, fermezza ed impegno: serve arrestare un attimo questa corsa frenetica a chi fa meglio e questa continua giravolta di silenzi, sgambetti e ritorsioni. A volte serve una vera e propria corazza, soprattutto per cominciare questo percorso: ma quando ci si siede ad un tavolo e si ha la forza di dominare gli istinti e la determinazione di voler migliorare il proprio rapporto, beh.. allora si diventa davvero piloti della propria vita e padroni di una prospettiva futura dove non ci sono rivalità o svalutazioni, ma un generale senso di condivisione, consapevolezza ed appagamento, un equilibrio profondo e duraturo quanto l’oceano.

  • 💞 Proviamo quindi tutti ad allenarci al confronto, alla relazione condivisa, alla critica ed all’auto-critica. Impariamo a dire NOI. L’alternativa è una vita spesa ad allungare il collo senza mai trovare una vera soluzione perché, dentro di noi lo sappiamo, l’oceano della vita non è un posto per giraffe. 😉

A presto,
Giuseppe Marino