Come il fonendoscopio o il termometro per il medico, la pialla e il martello per il falegname, le provette, le polveri e le soluzioni per il chimico: lo strumento della psicoterapia è naturalmente associata alla figura dello psicologo.

Non è un caso che le fantasie più ricorrenti sulla professione dello psicologo si ricolleghino a immagini quali:

  • Il lettino di Freud;
  • La capacità ipnotica di Erikson;
  • I primordiali archetipi di Jung.

Ma cos’è la psicoterapia? In cosa consiste? Già! Nella pratica, come lavora lo psicoterapeuta e quando è necessario rivolgersi a un professionista della salute mentale per intraprendere un percorso di psicoterapia? Ho provato a spiegarlo in questo articolo, cercando di chiarire quanti più punti su questa attività che spesso porta con sé dubbi e falsi miti.

ABC della psicoterapia: facciamo alcune distinzioni!

A cosa serve quindi la psicoterapia? Perchè si va dallo psicologo?

L’obiettivo ultimo della terapia è quello di cambiare forma, di tendere ad un futuro maggiormente identitario e pieno.

La serenità (differente dalla felicità) e l’equilibro sono due grandi traguardi. Il paziente in fase risolutiva ri-posiziona i propri modi di essere disfunzionali e/o patologici, si riappropria della propria esistenza, ma non solo: attraverso il percorso terapeutico la persona non risolve solo i sintomi psichici, ma coglie un senso del suo essere umano più profondo, armonico e tendente in modo pieno e realizzato verso nuovi futuri identitari.

V’è quindi un susseguirsi di capitoli, un libro che viene scritto man mano nel corso della propria vita. Questa progressione temporale conferisce al soggetto in cura un profilo storico.

Come iniziare bene la giornata? Leggere

La psicoterapia, attraverso l’utilizzo di diverse e specifiche strategie (diverse e multiformi, a seconda dell’orientamento utilizzato, del carattere del terapeuta e soprattutto delle necessità del paziente), tende a favorire l’apertura di nuovi orizzonti di senso.

Dall’intreccio di tutti questi elementi e attraverso la collaborazione terapeutica, il processo clinico si configura come un affascinante impegno di lettura, comprensione e rifigurazione della storia di vita del paziente.

A presto,
Dott. Giuseppe Marino