Sei un genitore? Lo stai per diventare? Questo articolo potrebbe fare al caso tuo. Ho una domanda, la cui risposta potrebbe interessarti…

Qualche giorno fa ho avuto il piacere di incontrare un buon gruppo di genitori che, assieme all’associazione di calcio che seguo (l’A.C. Bressana della provincia di Pavia), hanno voluto dedicare una serata al tema: “Come i nostri comportamenti influenzano la vita dei nostri figli”.

Mi capita spesso di fare delle giornate formative o degli incontri rivolti al pubblico e ogni volta trovo nuovi spunti di riflessione. Questa serata, poi, è stata davvero imprevedibile. Ti dico solo che, mi hanno “lasciato senza parole”! Ti racconto perchè… (potrebbe interessarti) 😉

«Mio figlio non esce di casa, cosa posso fare?»

La serata è cominciata alle 21.00. Si era deciso assieme a Mattia Giustino, responsabile dell’associazione calcistica che ha organizzato l’evento, di strutturare un intervento di circa un’ora e mezza.

Eravamo un gruppo raccolto e questo ha consentito di disporci in cerchio ed avere la possibilità di conoscerci meglio e confrontarci con agilità. Dopo un giro di nomi, ho introdotto la riunione così:

«Cari genitori, questo incontro è dedicato a voi. Il tema della serata è quello dei nostri comportamenti e di come influenzino la vita dei ragazzi. Ma prima, volevo domandarvi: voi, di cosa vorreste parlare?».

Ho aperto il cappuccio del pennarello per elencare sui fogli della lavagna i loro punti chiave. L’ho richiuso alle 22.20, dieci minuti prima del termine.

Una serata dedicata allo sfogo

Ad aprire il dibattito è stata una mamma. Ha esordito dicendo: «Mio figlio non esce di casa, cosa posso fare?». A seguire un’altra mamma preoccupata: «Mancano gli spazi, gli oratori faticano spesso a tenere aperto…». Un papà apriva il contesto: «Tutto questo è vero, ma c’è da dire anche che i ragazzi di oggi non vogliono neppure più il motorino! …». «Il mio mi guarda stranito se uso la bicicletta!»… Da lì, i genitori hanno cominciato ad elencare difficoltà, timori e dubbi su un elenco infinito di temi, tutti interessanti. Provo a raccoglierne qui sotto qualcuno:

  • Libertà e controllo;
  • Sicurezza: cosa è cambiato da ieri ad oggi?
  • Quanta responsabilità si riesce a dare ai ragazzi?
  • Regole: come e quando stabilirle?
  • Educazione a casa/Educazione a scuola
  • Supporto alle difficoltà: come aiutare i propri figli?
  • Gestione della rabbia e dell’ansia e delle emozioni!
  • Cultura: quanto è importante?
  • Brutte compagnie e tentazioni
  • Tecnologia e web: come hanno cambiato il mondo?
  • Tablet e cellulari: qual è il loro l’uso corretto?
  • Il servizio militare potrebbe essere una soluzione allo sbando?
  • Il valore dei soldi
  • Quanto sta influendo la crisi sugli stili di vita?
  • Ecc… Ecc… Ecc…

Ora tu mi chiederai: “Ma Giuseppe, in questa ora e mezza, oltre a scrivere… Tu? Cosa hai fatto?” … La risposta è: “Ho ascoltato. Mi hanno lasciato felicemente senza parole. Mi sono permesso una domanda, ma solo alla fine…”

«Posso farvi una domanda?»

Domande incontro psicologia con genitori Bressana«Cari genitori, posso farvi una domanda? – ho detto alle 22.30, interrompendo (purtroppo per ragioni di tempo ⏰) l’interessante dibattito che si era venuto a creare – Quante volte vi capita di trovarvi un’ora, così, a confrontarvi tra di voi?».

C’è stato un breve attimo di silenzio. Dopo, qualcuno ha detto:

«Non ci troviamo mai. Qualche volta capita, di scambiarsi due parole, ma così mai…»

Questa risposta e il consenso del gruppo è stata una presa di posizione davvero forte. In quel momento, dentro gli occhi di tutti, si è accesa una piccola fiammella – come se qualcosa volesse nascere.

Troppo spesso ci lasciamo sopraffare da un mondo che ci ovatta e ci isola. Ci rinchiudiamo in casa, convinti che i panni possano sempre lavarsi tra le mura del silenzio; non promuoviamo il confronto, non ci dedichiamo del tempo di qualità. A volte abbiamo paura di disturbare il prossimo, talvolta ci vergogniamo come se tutti siano sempre pronti a puntarci il dito contro. Così stiamo abituandoci a vivere dietro porte chiuse.

➡ Ecco, allora, un grande esempio che questi genitori, l’altra sera, hanno dato ai loro figli: hanno scelto di costruire ponti, anziché torri. Hanno deciso d’incastrare gli impegni per trovare un’ora di comunione. Al termine della serata hanno preso l’elenco che avevo scritto alla lavagna: vogliono ritrovarsi ancora per dare, assieme, una risposta a quei temi scritti a pennarello.

Secondo te, come questo comportamento influenzerà la vita dei loro figli? Io qualche idea me la sono fatta e sorrido.

A presto,
Giuseppe Marino